Renato Guttuso. Spes contra spem

Crispolti, E & Pizziolo, M 2000, Renato Guttuso. Spes contra spem. I capolavori della Fondazione Pellin, Electa, Milano.

Monografia che annuncia la costituzione della Fondazione Francesco Pellin. Dedicata allo studio e alla divulgazione dell’opera di Renato Guttuso, la Fondazione fu realizzata grazie all’impegno di Marina Pizziolo, che la diresse poi per quattro anni.

“La storia di una collezione privata si costruisce secondo architetture imprevedibili. Il conflitto tra il rigore della ragione, che vorrebbe presidiare scelte di rilevante valore economico, e il lampo della passione, che svela al collezionista l’opera designata all’acquisizione, governa la crescita di una raccolta d’arte secondo tracciati anomali: capaci talvolta, proprio per questo, di rivelare al critico inusitati percorsi di lettura dell’opera di un artista o di un determinato crogiolo epocale. La rigida tassonomia scientifica che guida l’ordinamento di una mostra, privilegiata dalla possibilità di attingere a un repertorio pressoché illimitato, per quanto condizionato dall’ottenimento dei prestiti, viene travolta in una collezione privata dalle leggi ordite dalla fortuita combinazione di una miriade di fattori. D’altra parte lo spartiacque concettuale tra una mostra e una collezione privata, non dimentichiamolo, è la proprietà delle opere. Ma nonostante l’apparente ovvietà di questa considerazione, il collezionista subisce inevitabilmente una sorta di spietata ordalia economica: nel senso che il valore artistico della sua raccolta viene misurato in base alla presenza o meno di capolavori, che il mercato, proprio per la loro qualità di opere fuori dell’ordinario, propone non solo con estrema rarità, ma anche con quotazioni che, nel caso di alcuni artisti, hanno raggiunto esiti fantaeconomici. Perlomeno, dunque, la capacità di un collezionista di acquisire un capolavoro non dovrebbe mai essere confusa con la sua capacità di riconoscerlo: in una paradossale e insostenibile equivalenza tra acquisto, che è una declinazione del potere economico, e valutazione critica, che è gesto dell’intelligenza”.