Arturo Carmassi. Collages e sabbie 1977-1994

Pizziolo, M 2000, Arturo Carmassi. Collages e sabbie 1977-1994, Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles.

Catalogo della mostra realizzata a Bruxelles, dedicata a uno dei protagonisti della scena artistica italiana del dopoguerra.

“Carmassi non ha mai copiato se stesso, proprio perché non è mai partito alla ricerca di qualcosa. Eppure, attraverso gli anni, ha saputo prendere le distanze da quel genere di non pittura che esibisce nell’esperire del segno la ragione del suo fare. È per affrancarsi da questo rischio che verso la fine degli anni Settanta ha composto quella poderosa metafora linguistica che è il Journal perpétuel: una serie di trecento incisioni che valgono come prezioso documento delle possibilità del segno. Perché se il segno non è fabula, non per questo deve scivolare nel nonsense, ridursi a bizza grafica. Il segno, per sua natura, deve essere il ponte gettato dalla ragione verso qualcosa. Deve essere segno a, deve avere proprietà indicativa. Questa è la cifra dell’italianità, o meglio della toscanità, nel senso rinascimentale di classico rigore, dell’arte di Carmassi”.