Dino Lanaro e gli artisti di Corrente

Pizziolo, M 2004, Dino Lanaro e gli artisti di Corrente, Mazzotta, Milano.

Catalogo della mostra realizzata a Roma, nelle sontuose sale di Castel Sant’Angelo. Presenta una ricostruzione storica dell’opera pittorica di Dino Lanaro, all’interno del movimento di Corrente. Uno dei movimenti più importanti dell’arte italiana del novecento.

Questa mostra ebbe tra l’altro il merito di presentare per la prima volta nella capitale il movimento di Corrente, che ebbe la sua base a Milano ma si nutrì di importanti apporti nazionali.
Il mondo rappresentato dai pittori e dagli scultori di Corrente è un mondo inquieto. Preda del silenzio senza tempo che allaga i ginecei, simbolo di un’umanità segregata. Spettatore di una battaglia che divampa solo nei territori del mito o della storia. Greve scenario degli oggetti che affollano le nature morte, irte di teschi, candele, gabbie aperte: relitti sbattuti sulla riva dalla tempesta immane.

“L’opzione realistica, per gli artisti di Corrente, è comunque qualcosa di molto lontano dalla piatta traduzione veristica. All’inconfutabile evidenza formale dei depositari della verità, gli artisti di Corrente oppongono la vibrazione della linea, lo sfarfallio del colore. All’ottusa plastica muscolare dei titani chiamati dal dittatore, oppongono l’antiretorica delle loro forme umane abbreviate. All’orbace nera, che voleva ridurre gli italiani a compatta folla oceanica, oppongono il fremito della pelle nuda. I maestri a cui guardare sono gli espressionisti tedeschi, capaci di flettere il reale con l’esuberanza dell’emozione, e gli impressionisti, con il loro insegnamento di moralità e di libertà espressiva”.